Riceviamo ed integralmente pubblichiamo una breve nota di critica cinematografica su Woody Allen ed il suo “Provaci ancora Sam”: brevi considerazioni che pensiamo giusto porre alla vostra attenzione (n.d.r.)
La comicità che fa pensare
Parliamo di comicità. Parliamo di un uomo che durante tutta la sua produzione cinematografica ha saputo rendersi icona dell’arte di saper far ridere. Woody Allen non è solo un regista e un attore: è uno che ama il cinema spassionatamente e incondizionatamente. Provaci ancora Sam è un film omaggio alla “macchina dei sogni” americana e in particolare ad uno dei cult hollywoodiani, Casablanca, interpretato da due attori eccezionali come Humprey Bogart ed Ingrid Bergman.Il film può sembrare abbastanza leggero: l’ironia di Allen permette di non dare inizialmente troppo peso alle tematiche profonde e, soprattutto, sempre attuali che la pellicola propone. Sam non sa come essere se stesso, si ha quasi l’impressione che non si senta a proprio agio nella propria vita, che ci sia qualcosa che gli stia stretto e scomodo. Non riuscendo a trovare un proprio sentiero da seguire, si crea così una proiezione mentale di Bogart, per sentirsi sicuro e appoggiato nelle proprie azioni. Il tutto è chiaramente condito con un autoironia ed un sarcasmo, che non possono non strappare un sorriso, di divertimento o di compassione, allo spettatore.La scena madre, per cui vale davvero la pena di scoprire che questo film ha tanto di noi stessi da raccontare, è quella che porterà poi alla parodia del finale di Casablanca: Sam e Linda sono sul divano, l’uomo sta cercando di dichiararle il suo amore, ma non riesce ad ignorare che sia la moglie del suo migliore amico. Bogart è lì presente, quindi lo spazio ed i dialoghi subiscono una sorta di sdoppiamento, così come il protagonista che deve da una parte cercare di fare la prima mossa con Linda e dall’altra ascoltare le perle di saggezza fornitegli dal fantasma dell’attore che egli stesso si è creato, cercando di non sembrare ridicolo.
“Adesso dille che ha gli occhi più irresistibili che tu abbia mai visto”, suggerisce Bogart.
“Tu-u ha-a-i i più occhi che i-io abbia mai visto in una persona”, ripete balbettante Sam.
“Adesso dille che di donne ne hai viste tante ma lei è qualcosa di realmente diverso”
Il protagonista scettico risponde: “No guarda, questa non se la beve.” Ma incoraggiato dal suo compare immaginario fa comunque ciò che gli è stato consigliato.
“Io in vita mia di donne ne ho viste tante, ma tu sei qualcosa di realmente diverso.”
“Dici davvero, Sam?” esclama Linda.
“Se l’è bevuta!”, con una risata imbarazzata.
Questa brillante chicca di sano umorismo è solamente una delle tante offerte dal film e certamente nella figura goffa e impacciata di Allen ognuno di noi riuscirà a vedere qualcosa di sé, forse si riconoscerà anche in qualche scomodo difetto del protagonista, ma sarà praticamente impossibile non riderci sopra.
Giulia Canella